Come conservare le farine senza glutine (soprattutto d’estate): la guida per celiaci

da Senza è buono
Come conservare le farine

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L’estate è ormai arrivata e le temperature si fanno più intense: il caldo in aumento farà rovinare le tue farine senza glutine, a meno che tu non corra subito ai ripari!

Oggi vedremo insieme tutti i trucchetti e i piccoli accorgimenti che fanno la differenza, soprattutto in estate, per evitare sprechi in cucina. Cercherò di rispondere a queste domande:

  • Perchè è cruciale conservare le farine? A quale temperatura?
  • Quali sono i rischi di una conservazione scorretta?
  • Quali sono le differenze di conservazione tra la farina di frumento e e farine senza glutine?
  • Come conservare le farine in casa d’estate?
  • Ci sono consigli specifici per le diverse tipologie di farina senza glutine?
  • Cosa fare se una farina senza glutine è andata a male?

Pronta a conoscere la corretta conservazione delle farine senza glutine? 🙂

Come conservare le farine senza glutine e perchè farlo

Come conservare le farine

La conservazione delle farine è sempre importante, ma quando parliamo di farine senza glutine, la questione assume un’importanza cruciale, perchè le farine naturalmente senza glutine sono molto più delicate e sensibili alle temperature.

Questo significa che umidità, calore e luce possono comprometterne più rapidamente la qualità, il sapore e la sicurezza alimentare.

Una corretta conservazione prolunga la loro vita utile e assicura che i tuoi piatti siano privi di rischi. 

Inoltre, in caso di celiachia, bisogna anche evitare contaminazioni.

Scopri tutti i segreti delle farine naturalmente senza glutine! Scarica ora le mie guide di cucina, utili e pratiche:

Quali sono le differenze tra la farina di frumento e le farine senza glutine nella conservazione?

La principale differenza tra la farina di frumento e le farine senza glutine risiede nella loro composizione. 

La farina di frumento contiene glutine, una proteina che conferisce elasticità agli impasti e rappresenta una sorta di “barriera” naturale contro il deterioramento. Ed è a causa di questa proteina che la farina di frumento non va mai conservata in frigo o freezer, perchè la temperatura così bassa e l’umidità potrebbero alterare le sue proprietà tecniche. Questo discorso, ovviamente non vale per le farine senza glutine, ma ne parleremo tra poco 🙂

Le farine senza glutine, invece, poichè sono prive di questa proteina, hanno spesso anche un contenuto di grassi più elevato e questo le rende più suscettibili all’ossidazione e quindi all’irrancidimento. Questo processo altera sapore, odore e valore nutrizionale.

Le farine senza glutine sono più vulnerabili all’assorbimento dell’umidità e quindi anche all’attacco degli insetti in ambienti caldi e umidi.

I rischi di una conservazione inadeguata delle farine senza glutine

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Conservare male le tue farine senza glutine, durante tutto l’anno, ma soprattutto in estate comporta diversi rischi:

  • Irrancidimento. Le farine con un alto contenuto di grassi, come la farina di mandorle, di nocciole, di cocco o di semi irrancidiscono rapidamente, soprattutto quando le temperature sono eccessive. Come te le accorgi? Attiva i tuoi sensi: annusa la farina. Se percepisci un odore sgradevole, vuol dire che la farina è andata a male. 
  • Muffe. L’umidità eccessiva è il primo nemico delle nostre farine senza glutine, che sono particolarmente sensibili. Assorbendo umidità, creano un terreno fertile per la crescita di muffe. Come te ne accorgi? Il controllo visivo è il tuo alleato. Versa la farina in una ciotola e osservala. 
  • Insetti e parassiti. Calore e umidità sono un mix micidiale per la formazione delle odiatissime farfalline della farina, che, una volta insediate, attaccano anche altri ingredienti della dispensa, come spezie, le bustine delle tisane e i cereali. Anche in questo caso, il tuo miglior alleato è il controllo visivo. Se noti delle piccole ragnatele sulla confezione della farina, è il caso di buttare via tutto e di bonificare la dispensa.

Come conservare le farine senza glutine: trucchetti e consigli utilissimi!

Ora che abbiamo scoperto quali sono i nemici silenziosi delle nostre farine senza glutine, cerchiamo di far chiarezza su come conservarle al meglio affinchè restino fresche e sicure. 

Dovrai fare attenzione e controllare alcuni fattori ambientali, soprattutto d’estate.

#1 Evita umidità e calore estivo

Come avrai già intuito, il mix micidiale di calore e umidità è ciò che accelera il deterioramento delle farine senza glutine. La temperatura elevata favorisce l’ossidazione dei grassi e contribuisce alla proliferazione degli insetti. L’umidità, invece, crea l’ambiente ideale per le muffe. 

Come fare? L’obiettivo è conservare le tue farine in un ambiente fresco e asciutto. Se vivi in una città molto umida, prova a usare un deumidificatore da porre in dispensa. 

Evita di riporre le farine vicino a finestre esposte al sole, o vicino a forni e fonti di calore. L’ideale sarebbe una dispensa senza finestre. In questo modo, la conservazione delle farine al buio sarà ottimale.

#2 Conoscere la giusta temperatura per conservare le farine

In realtà, è importante conservarle correttamente tutto l’anno, non solo d’estate, solo così eviterai il loro deperimento ed eviterai fastidiosi ospiti indesiderati.

La temperatura ideale per conservare correttamente le farine tutto l’anno è tra i 18 e i 26 gradi. Ed è importante trovare un luogo al riparo da fonti di calore o finestre. 

#3 I contenitori ermetici: i tuoi migliori alleati

Se stai ancora conservando le tue farine nei sacchetti, stai commettendo un grave errore.

I contenitori ermetici sono i tuoi migliori alleati contro aria, umidità e insetti. Quindi, corri a trasferire le farine in un contenitore sigillabile.

Come scegliere i contenitori per conservare le farine? Esistono diverse opzioni.

  • Vetro: è il materiale ideale. Non assorbe odori, è facile da pulire, non rilascia sostanze nocive e ti permette di vedere il contenuto. Assicurati che il coperchio abbia una guarnizione robusta. 
  • Plastica alimentare BPA-free. Anche i contenitori in plastica di qualità rappresentano una buona soluzione, purchè siano a chiusura ermetica. 
  • Contenitori sottovuoto. Se usi grandi quantità di farine, puoi optare per un sistema sottovuoto, che può estendere notevolmente la durata delle farine, eliminando l’ossigeno, causa principale di ossidazione. 

In ogni caso, indipendentemente dal materiale, assicurati sempre che i contenitori siano ben puliti e asciutti prima di riporvi la farina. Ogni traccia di umidità potrebbe compromettere la conservazione. 

#4 Dove conservare le farine senza glutine? Dispensa, frigorifero o freezer?

La scelta del luogo nel quale riporre le farine senza glutine dipende da diversi fattori, quali il tipo di farina e le condizioni ambientali.

  • Dispensa: è il posto più asciutto, fresco e al buio (se senza finestre) che puoi scegliere in tutta la tua casa. Per la maggior parte delle farine, la dispensa è il luogo ideale, ma controlla che la temperatura si aggiri intorno ai 20 gradi. D’estate, purtroppo, questa temperatura viene superata ampiamente.
  • Frigorifero: le farine più delicate e ricche di grassi, come quelle di frutta a guscio o le farine macinate a pietra andrebbero conservate in frigorifero. Questa è l’opzione migliore, soprattutto d’estate. Trasferisci sempre le farine nei barattoli a chiusura ermetica e via in frigo. Questo rallenterà l’ossidazione e impedirà l’assorbimento di odori e umidità. Se dovrai usare queste farine per preparare lievitati senza glutine, ricorda di pesarne la quantità desiderata e di lasciarla per qualche ora a temperatura ambiente
  • Freezer. Per prolungare la vita delle farine senza glutine, il freezer è l’alleato migliore. Anche in questo caso, trasferiscile in contenitori ermetici o in sacchetti da freezer ben chiusi. Le farine congelate non necessitano di essere scongelate prima del loro utilizzo. 

Consigli specifici per i diversi tipi di farine senza glutine

Ciascuna farina senza glutine ha le sue peculiarità. Conoscerle ti aiuterà a conservarle al meglio e ad evitare sprechi.

Farine senza glutine provenienti da cereali, pseudocereali e legumi

Riso, mais, miglio, quinoa, teff, grano saraceno, ceci sono le farine più usate in cucina. Hanno un contenuto di grassi relativamente basso rispetto alle altre farine, ma sono molto sensibili all’umidità, soprattutto la farina di sorgo. Ecco perchè vanno conservate in contenitori ermetici in vetro o in plastica alimentare, possibilmente al buio. 

Se in casa hai un’alta percentuale di umidità soprattutto in estate, considera di conservare in frigorifero le farine. 

Farine senza glutine ricche di grassi (mandorle, nocciole, cocco)

Le farine derivate da frutta secca, semi o frutta sono deliziose ma contengono un’alta percentuale di oli naturali. Questi grassi determinano una maggiore tendenza all’ossidazione che porta all’irrancidimento delle farine. Calore e luce accelerano questo processo.

Questo discorso vale ancora di più se prepari la farina di mandorle in casa, frullando la frutta secca. 

Il miglior alleato per conservare le farine ricche di grassi è il frigorifero, anche d’inverno.

Per una durata ancora maggiore, il congelatore è un’ottima soluzione.

Amidi senza glutine

Gli amidi come fecola, maizena, tapioca e amido di riso sono più stabili, meno soggetti all’irrancidimento rispetto alle farine ricche di grassi, ma sono igroscopici, ovvero assorbono l’umidità ambientale. Come per le farine classiche, conserva gli amidi in dispensa, all’interno di contenitori ermetici.

Come conservare le farine ed evitare le farfalline?

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Ammetto di esserci passata: le farfalline della farina sono state il mio incubo per diversi mesi. 

Ma non è difficile prevenirne la formazione:

  • come già detto, conserva le farine nei contenitori a chiusura ermetica, butta via tutti i sacchetti!
  • tieni pulito il ripiano dove hai riposto le farine, altrimenti attirerà insetti
  • controlla spesso le scorte e se c’è qualche farina contaminata, eliminala subito
  • prova i rimedi della nonna: le foglie di alloro ad esempio potrebbero funzionare. 

Come capire se una farina è andata a male?

Saper riconoscere quando una farina è andata a male è importante per la tua sicurezza alimentare. Non affidarti solo alla data di scadenza. Spesso infatti è un’indicazione della qualità ottimale del prodotto se conservato correttamente e sigillato. Una volta aperta la confezione, la durata si riduce. Non buttare via la farina immediatamente dopo la scadenza se non presenta nulla di strano. Allo stesso tempo, non fidarti di una farina che sembra ancora buona dopo la data di scadenza. Affidati piuttosto ai tuoi sensi.

Fai attenzione a:

  • odore. Una farina fresca ha un odore delicato, tipico del cereale o dal legume da cui deriva. Se noti un odore diverso, forte o di stantio, questo è un chiaro segnale. Le farine di frutta secca hanno un odore particolarmente pungente e sgradevole quando vanno a male.
  • Colore. Il colore delle farine deve essere uniforme. Se vedi macchie di colore strano o aloni, è probabile che ci sia muffa.
  • Consistenza. Le farine senza glutine devono essere impalpabili e sottili. Se presentano grumi compatti, è segno che hanno assorbito umidità e questo determina la formazione di muffe. Così come se noti la presenza di filamenti o ragnatele, vuol dire infestazione da insetti. 

Ultimo consiglio e considerazioni finali

Adottare buone abitudini, organizzarsi e controllare la dispensa è l’unico modo per evitare sprechi e garantire alla tua famiglia la qualità delle tue preparazioni. 

Ecco perchè ti invito, dopo questo lungo articolo, ad acquistare consapevolmente e con criterio. Evita di comprare enormi quantità di farine senza glutine, specialmente quelle che usi meno spesso. E’ sempre meglio acquistarne piccole quantità più spesso. Inoltre, controlla sempre la data di scadenza prima dell’acquisto

Metti subito le tue farine in sicurezza. Appena tornata a casa, trasferisci subito le farine nei contenitori a chiusura ermetica e riponi tutto nel luogo più adeguato alla loro conservazione. Questo è il primo passo per proteggerle dall’ambiente esterno.

Ricorda di scrivere delle etichette apposite per ciascuna farina. Scriverai la data di acquisto e di scadenza su ogni contenitore. Questo accorgimento ti aiuterà a tener traccia delle scorte e a usare prima le farine più vecchie. 

Disponi in dispensa le farine più vecchie a portata di mano, così le userai per prime. Anche l’organizzazione da questo punto di vista è importante!

E tu come conservi le farine senza glutine? Fammelo sapere nei commenti!


In questo articolo molto approfondito abbiamo parlato di come conservare le farine senza glutine. Hai scoperto anche quanto sia importante conoscere le farine naturalmente senza glutine. 

Se desideri approfondire ulteriormente la conoscenza delle materie prime, i miei corsi di cucina online rapppresentano l’occasione perfetta non solo per impastare insieme passo passo i miei impasti esclusivi e inediti dedicati unicamente a chi si iscrive ai corsi, ma anche per conoscere concetti utilissimi e pratici da applicare subito per sfornare le tue ricette preferite senza glutine con le farine che ami. 

Il mio obiettivo è rendere autonomi celiaci e intolleranti, perchè online si trovano tante ricette gratuite, ma nessuno assicura la riuscita. E poi hai fatto caso agli ingredienti usati? Amidi aggiunti, lievito di birra in quantità e sempre la solita farina di riso bianca. A quel punto, meglio usare le miscele pronte, no? Anche perchè spesso si seguono queste ricette poco precise -converrai con me che non è possibile spiegare bene un lievitato senza glutine con un post! Ci sono tanti aspetti, tecniche e accorgimenti che non si possono spiegare- e dopo tanto lavoro, il risultato è molto deludente.

E, sconfitta dopo sconfitta, non solo si perdono soldi e tempo, ma si inizia anche a pensare di non essere capaci. Ma non sei tu! Il problema è la ricetta che hai trovato su Google e che non funziona.

La verità è che non sempre “gratis” è sinonimo di qualità. Anzi, quasi mai.

Per tutti questi motivi, in diretta si impasta insieme- i miei corsi sono “mani in pasta”- e si parla tanto di concetti teorici. Le mie corsiste imparano anche il mio metodo per sfornare lievitati in autonomia. 

Le mie corsiste, inoltre, sanno che oltre alle ricette esclusive e alla diretta, avranno accesso per sempre a un pdf dettagliato e curato e a un videocorso appositamente registrato. 

Chi sono e perchè dovresti iscriverti ai miei corsi di cucina?

Sono Letizia e cucino con le farine naturalmente prive di glutine dal 2014. Ho frequentato una serie di corsi per conoscere meglio le materie prime e la panificazione senza glutine. 

Dal 2022 organizzo i miei corsi online di cucina senza glutine e da allora ho aiutato più di 300 celiaci e intolleranti a sfornare pane, pizza, focaccia e brioche senza glutine e senza miscele pronte. 

Se desideri ulteriori informazioni e vuoi conoscere i corsi del mese attivi, scrivimi su Instagram, oppure scrivi una mail a letizia@senzaebuono.it

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