Segreti e proprietà nutritive di un cereale antichissimo senza glutine: il sorgo

da Senza è buono
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Riso, quinoa, miglio, grano saraceno, tapioca… ormai questi cereali privi di glutine, insieme con le loro rispettive farine, fanno parte del nostro quotidiano, amici celiaci. Ma avete mai sentito parlare del sorgo?

Sorgo: cos’è?

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Il sorgo fa parte della grande famiglia dei cereali senza glutine, inoltre appartiene alla famiglia delle graminacee, la cui origine è remota: era già conosciuto nell’Antica Roma, dove il popolo ne faceva largo uso, ma probabilmente la sua nascita si deve far risalire all’Etiopia, da qui, poi, si è diffuso in Asia, Europa e America.

Caratteristica essenziale della pianta del sorgo è la sua resistenza alla siccità: grazie a questa sua capacità di adattarsi alle zone più aride della terra, è possibile trovare le sue coltivazioni in Africa, in America Centrale e in Asia Meridionale. Solo in tempi recenti, qui in Italia abbiamo scoperto questo cereale e lo stiamo valorizzando, infatti in Emilia e nelle Marche si possono trovare terreni a lui dedicati.

Il sorgo: un cereale senza glutine ricco di proprietà

La granella di sorgo, ovvero quella destinata all’alimentazione umana, si raccoglie a settembre e vanta di numerose proprietà nutrizionali benefiche per il nostro organismo, infatti esso è da annoverare tra gli alimenti ricchi di fibre (80%), che ci aiutano a contrastare la stipsi.

Inoltre contiene il 14% di proteine, il 3% di lipidi e, ovviamente, carboidrati.

Poiché non contiene molte proteine, sarebbe utile associare il sorgo ai legumi, per ottenere, in questo modo, un pasto completo.

Il sorgo è un cereale naturalmente privo di glutine particolarmente digeribile, inoltre contiene ferro, potassio, calcio e vitamine del gruppo B.

L’Università Americana della Georgia, in seguito ad una serie di studi, ha evidenziato come esso contenga dai 23 ai 64 milligrammi di polifenoli, molti di più di quelli contenuti nei mirtilli o nel succo di mela e questo lo rende un perfetto alleato contro gli stati infiammatori.

Il sorgo, inoltre, fa parte della famiglia dei carboidrati complessi, ovvero quei carboidrati che sono assimilati più lentamente dal metabolismo e che per questo motivo non determinano il tanto nocivo picco glicemico.

Qual è il sapore del sorgo?

Il sapore di questo cereale è molto simile al mais e, proprio grazie a questo sentore neutro, ben si adatta a una marea di abbinamenti gustosi, ma anche di ricette vegan.

Dal sorgo si ottiene una farina dal sapore delicato e dal colore cipria, che risulta molto utile nella preparazione di pane, focacce e prodotti da forno dolci, come queste ciambelline al vino.

Come si cucina il sorgo?

Prima di tutto, come tutti i cereali senza glutine, è necessario sciacquarlo per bene in acqua corrente, per eliminare le eventuali impurità. Se desideri eliminare tutti gli antinutrienti, puoi metterlo in ammollo per alcune ore.

Successivamente, potrai procedere con la cottura. La prima opzione è la cottura per assorbimento, che ha il vantaggio di non lasciar disperdere le proprietà del sorgo.

Duqnie, versalo ben scolato in padella a tostare a fuoco medio con un cucchiaino di olio d’oliva e poi inizia ad aggiungere acqua bollente salata o brodo bollente (1 parte di sorgo e 3 di acqua) fino a coprirlo del tutto. La cottura è di circa 18-20 minuti. Se l’acqua dovesse assorbirsi velocemente, potrai aggiungerne ancora fino a completa cottura.

Lascia riposare coperto con un coperchio per qualche minuto e poi sgrana come se fosse il cous cous e condisci a piacere.

In alternativa, puoi optare per la cottura in pentola a pressione: i tempi si dimezzano e le proprietà nutritive rimarranno inalterate!

La mia ricetta? Sorgo con crema di peperoni arrostiti, zafferano e olive nere, perché Senza è buono 🙂

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Dai un’occhiata anche all’insalata tiepida di sorgo.

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4 commenti

Daniele 2 Marzo 2015 - 9:29

Ciao! La ricetta deve essere davvero buona, ma non riesco a trovare il link per la preparazione…

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Senza è Buono 2 Marzo 2015 - 10:34

Ciao Daniele!
In realtà, in questo post ho solo dato un suggerimento per codire il sorgo (del quale ho raccontato segreti e proprietà)!
In ogni caso, ti indico i passaggi della ricetta qui di seguito:
ho arrostito i peperoni, li ho fatti intiepidire e spellati, poi li ho messi in un mixer, conditi con un cucchiaio di olio, rosmarino e un pizzico di sale e li ho ridotti in crema. Ho aggiunto la crema al sorgo già cotto (come un risotto). Ho unito le olive nere e lo zafferano diluito in un cucchiaio di brodo. Ecco tutto! 🙂
Fammi sapere! Leti

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Ambra 17 Maggio 2016 - 21:55

Salve, ho letto che per scongiurare l’eccesso di acido cianidrico nel sorgo, è meglio lasciarlo macerare. Perché tu dici di non metterlo assolutamente in ammollo? Lo volevo fare per mia figlia ma ho seri dubbi..

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Senza è Buono 19 Maggio 2016 - 9:13

Ciao Ambra, benvenuta 🙂 Il mio nutrizionista mi ha detto che il sorgo decorticato va sciacquato per bene sotto l’acqua corrente, ma non ha bisogno dell’ammollo. Tuttavia, se vuoi stare tranquilla, lascialo pure in ammollo per un paio di ore. Un abbraccio. Leti

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