Chips di…topinambur! Una ricetta light e veloce

da Senza è buono

Dopo le abbuffate pasquali, siamo sempre in cerca di ricette leggere, un po’ “depurative”…e allora, oggi per voi ho preparato una ricetta light, a base di un tubero dal sapore particolare, di colore rosso-violaceo o bianco, dalla polpa bianca, comparso in Italia solo a partire dal XVII secolo, il cui nome si fa risalire, erroneamente, a una tribù brasiliana: eh, sì, avete indovitano, la ricetta di oggi è a base di topinambur!

Si tratta di una pianta perenne, che fiorisce a fine estate e che è caratterizzata da stupendi fiori con sfumature giallo oro, molto simili alle margherite. Pensate che addirittura un poeta contemporaneo come Andrea Zanzotto era rimasto così colpito da questi fiori magnifici, tanto da dedicare loro dei versi:

Topinambur

Fonte:www.fotocommunity.it

(…) Entro i manipoli qua e là sparsi

dei topinambur lungo gli argini

ogni lustro del giallo si fa intimo

all’autunnale catarsi (…)

(Andrea Zanzotto, Altri topinambur)

Conosciuto con il nome di rapa tedesca, tartufo di canna o carciofo di Gerusalemme,  il topinambur è un “alimento dimenticato”, perchè usato in passato dalle famiglie povere, in sostituzione della cugina più “nobile”, la patata. Eppure, il topinambur ha eccellenti proprietà e  contiene pochi amidi!

Scopriamo le proprietà del topinambur

Vitamina A e vitamine del gruppo B, potassio, magnesio, ferro e fosforo sono solo alcuni dei nutrienti di questo tubero!  Dovete sapere che il topinambur è costituito per l’80% di acqua, quindi conta davvero poche calorie, rispetto alle patate ed è adatto per chi è a dieta; inoltre contiene fibra naturale solubile, ovvero l’inulina, che ha un’azione probiotica nei confronti dell’intestino e rafforza il sistema immunitario. A causa del suo minore carico glicemico, stabilizza i valori di zucchero del sangue e questo lo rende  un alimento adatto anche ai diabetici. Anche chi soffre di colesterolo, può trarre beneficio dal topinambur, perchè ne rallenta l’assorbimento a livello intestinale.

Topinambur

Come cucinarlo?

Topinambur

Fonte: www.essen-und-trinken.de

Il sapore delicato, vicino a quello dei carciofi, e la consistenza “corposa” simile a quella della patata, rende questo tubero molto versatile. È ovvio che, se volete mantenere intatte le sue proprietà, dovreste consumarlo crudo, tagliato a fette, dopo averlo lavato per bene sotto l’acqua corrente e averlo privato della buccia esterna. Altrimenti, è ottimo arrostito o cotto al vapore e condito con olio e spezie, oppure abbinato a un risotto; infine, si può ridurre in purea e si può gustare con altre verdure.

La mia ricetta

Ma veniamo a noi… volete sapere come adoro mangiare il topinambur? Al forno! Per me è una vera coccola, perchè cotto in questo modo sembra fritto ma non lo è! Cotte in questo modo, le fettine diventano leggermente croccanti, ma sono morbide al centro e con quel sapore che ricorda tanto i carciofi…una vera delizia!

Qui vedete il topinambur accompagnato da chips di patate… 🙂

chips-topinambur1

Con questa semplicissima ricetta, partecipo al 100% Gluten Free (fri) Day:

Gluten Free (fri)Day

Prima di lasciarvi alla ricetta, ricordo alle amiche blogger la raccolta “L’Orto del bimbo intollerante“…forza ragazze! Aspettiamo le vostre ricette senza glutine a base di limone, o asparagi o fave!!!!

raccolta mensile

Ora basta chiacchiere! Vi lascio al procedimento dei chips di topinambur e patate al forno, adatti a celiaci, intolleranti e vegani…perchè Senza è buono!!!

Chips di topinambur e patate al forno

Cosa mi serve?

per 2 persone:

4 topinambur

2 patate medie

2 cucchiai di olio evo bio

sale q.b.

rosmarino tritato

Come si fa?

Lavare sotto l’acqua corrente i topinambur e le patate, asciugare entrambi con un panno e eliminare la buccia esterna con un pelapatate. Tagliare i tuberi a fette sottilissime (se avete la mandolina o un robot da cucina che affetta, l’operazione sarà più veloce!). Disporre le fettine ben distanziate su una teglia ampia coperta di carta da forno, irrorare con l’olio e condire con un pizzico di sale e rosmarino. Cuocere in forno preriscaldato a 190° per 10 minuti o finchè le fettine saranno ben dorate e assumeranno l’aspetto delle chips (dipende sempre dalla potenza del vostro forno!). Gustare ben calde! 🙂

chips-topinambur1

chips-topinambur3

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10 commenti

spuntine 10 Aprile 2015 - 15:15

Come sempre molto interessante!!

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Senza è Buono 10 Aprile 2015 - 19:34

Grazie Spuntine!!! 🙂 e voi siete troppo carucce!!!! Baci baci, Leti

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Sonia 10 Aprile 2015 - 18:51

ahimè io ancora mi sto depurando con le uova di cioccolato 🙁 ma smetto…promesso! mi vergogno di nuovo, ma non ho mai mangiato il topinambur…da come lo descrivi sembra squisito e ti prometto che appena lo trovo lo faccio così! mi piacciono molto i tuoi post, sono estremamente informativi! brava come al solito, buon we tesoro, baciotti!

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Senza è Buono 10 Aprile 2015 - 19:33

E brava Sonia!!!! é bello “depurarsi” con le uova di Pasqua!!! 😉 bè, se non hai ancora provato il topinambur, devi assolutamente rimediare!!! Grazie per essere passata di qui!! Un abbraccio, Leti

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Stefania FornoStar 12 Aprile 2015 - 20:57

Io amo il topinambur! Lo amo meno quando devo sbucciarlo, ma il suo sapore mi fa impazzire. E queste chips sono da svenimento!!!

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Senza è Buono 13 Aprile 2015 - 8:27

Grazie Stefania!!!! Comunque, hai proprio ragione, sbucciarli è una vera impresa!!! 😉 Un abbraccio, Leti

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manuela 13 Aprile 2015 - 14:06

ok… settimana prossima che sono più tranquilla provo a farli tesoro.. vediamo il parere della ciurma!
baciii

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Senza è Buono 13 Aprile 2015 - 16:17

Io credo che la ciurma buongustaia apprezzerà! Fammi sapere! Baci baci

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naturalentamente 22 Aprile 2015 - 1:31

Io amo il topinambur in tutte le salse…anche e soprattutto crudo, nelle insalate o per colorati carpacci senza crudeltà. Rende speciali anche estratti e centrifugati.
Le tue chips hanno un aspetto invitantissimo!
Buona notte,
Valentina

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Senza è Buono 22 Aprile 2015 - 8:59

Ciao Valentina e benvenuta! Grazie per i tuoi consigli!:-) Devo ancora provare il topinambur crudo! Ma da quello che mi racconti, anche così deve essere buonissimo! Un abbraccio, Leti

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