Plumcake alle pere senza glutine

da Senza è buono
Plumcake alle pere con farina di castagne, cacao e cannella

Competere: dal latino cum petere, andare insieme, convergere verso il medesimo punto.

La competizione fa parte della società da tempo immemorabile. Ma se in origine aveva un significato più vicino alla dimensione collaborativa, oggi significa essere rivali, fare continuamente confronti. Ma soprattutto sgomitare per farsi largo, anche con aggressività, che sia fisica o psicologica, in generale, in tutti i settori. Ormai  è diventato un modello di comportamento.

Io sono stata educata dai miei in un altro modo. Ho sempre accettato la competizione come una dimensione sana. Non mi interessano i confronti con gli altri: io seguo la mia strada, continuo il mio cammino, con originalità. Cerco sempre di migliorarmi, avendo in testa i miei obiettivi, che non sono sicuramente quelli altrui. Piuttosto, sono gli altri che si divertono ad entrare in competizione con me in molti settori-anche se non lo ammetterebbero mai-. Ed io, ogni volta, seguo l’insegnamento della mia cara nonna: quando trovi davanti qualcuno che ti provoca di continuo, non rimanerci male, sii lusingata. Vuol dire che ha visto in te una rivale temibile rispetto ai propri scopi. Piuttosto, rivolgile un bel sorriso e vai avanti. Prima o poi smetterà.

A me non dispiace mica mettermi in competizione, sia chiaro. Ma non ammetto chi sgomita pur di emergere: diventa tutto molto ridicolo.

Per quanto mi riguarda, vado avanti, perchè so bene chi sono.

Per me la sana competizione è anche partecipare a iniziative simpatiche come The mystery Basket: da persona creativa, mi piace mettermi in gioco, scoprendo nuovi abbinamenti. Il mese scorso ho ospitato io stessa l’iniziativa ed è stato veramente difficilissimo scegliere la ricetta vincitrice: il livello era piuttosto alto 😀 alla fine, ha vinto la creatività raffinata del mio amico Fulvo, che ha presentato un piatto veramente molto originale, un Budino alla zucca con crema di radicchio. Se non ancora conoscete il suo blog, vi consiglio di andare a curiosare: le sue ricette sono tutte senza glutine. Sul suo blog potrete trovare consigli e spunti per una cena speciale, oppure scoprire ingredienti nuovi e abbinamenti sorprendenti.

Dunque questo mese tocca a lui e ovviamente io partecipo e inizio con questo Plumcake alle pere con farina di castagne:

 

Plumcake alle pere con farina di castagne, cacao e cannella

 

Un dolce perfetto per colazione, perchè dà la giusta carica -ed è anche calorico, quindi vi consiglio di mangiarlo soprattutto prima dell’attività sportiva-. Ho cercato di bilanciare l’eccessiva dolcezza della farina di castagne, inserendo poco zucchero, tra l’altro integrale e non raffinato e smorzando con l’amaro del cacao.

 

Plumcake alle pere con farina di castagne, cacao e cannella

 

Insieme alla farina di castagne ho pensato di utilizzare quella di grano saraceno integrale e non quella di riso, perchè sarebbero stati troppi amidi insieme. Le pere donano dolcezza e la cannella lascia un gusto speziato che per me si sposa benissimo con castagne e cacao. E infine, non ho resistito: ci voleva la nota croccante. E ho pensato a un topping con poco miele e frutta secca mista -mandorle, nocciole, anacardi, uvetta-: a noi è piaciuto molto 😀

 

Ora vi lascio alla ricetta del Plumcake alle pere con farina di castagne senza glutine, senza latticini e senza soia…perchè Senza è buono 😀

Plumcake alle pere senza glutine e senza latticini

 

Plumcake alle pere con farina di castagne, cacao e cannella

Cosa serve?*

  • 100 grammi di farina di grano saraceno
  • 90 grammi di farina di castagne
  • 60 grammi di zucchero d cocco integrale (o di canna integrale)15 grammi di cacao magro senza zuccheri aggiunti
  • 3 uova bio
  • cannella q.b.
  • 2 pere mature
  • 100 ml di olio di riso o di mais
  • 8 grammi di polvere lievitante già dosata e composta da cremor tartaro e bicarbonato

per il topping:

  • 50 grammi di frutta secca mista (nocciole, anacardi, noci, mandorle e uvetta)
  • 15 grammi di miele (oppure se preferite, sciroppo di riso o agave)
  • cannella in polvere

*In caso di celiachia, tutti gli ingredienti a rischio di contaminazione devono essere certificati senza glutine

Come si fa?

Pulite e tagliate le pere a pezzetti e mettetele in un piatto, cospargete con cannella e mettetele da parte.

Mescolate la frutta secca con il miele o con il dolcificante scelto.

Preparate il Plumcake alle pere e farina di castagne

Rompete le tre uova in una ciotola e montatele con le fruste elettriche per almeno 5 minuti, fino a farle diventare gonfie e spumose. Aggiungete lo zucchero e continuate a montare, poi unite l’olio, le due farine setacciate con il cacao, la polvere lievitante e, se gradite, un pizzico di cannella. Montare tutto con le fruste elettriche, fino ad ottenere un impasto omogeneo. A questo punto, unte anche le pere a pezzetti e mescolate con delicatezza, aiutandovi con un cucchiaio di legno.

Accendete il forno e regolatelo a una temperatura di 180 gradi.

Rivestite uno stampo da plumcake con carta da forno. Versate l’impasto del Plumcake alle pere, decorate la superficie con fettine sottili di pere, facendole affondare un po’ nell’impasto e decorate con frutta secca e miele.

Infornate e lasciate cuocere il Plumcake alle pere per 30 minuti. Verificate la cottura inserendo nell’impasto uno stuzzicadenti: se dovesse uscire umido, prolungate la cottura di altri 10-15 minuti.

Estraete la teglia dal forno e lasciate raffreddare il Plumcake alle pere. Trasferite su un piatto da portata e servite accompagnato con un ottimo thè alla vaniglia.

 

Plumcake alle pere con farina di castagne, cacao e cannella

 

Plumcake alle pere con farina di castagne, cacao e cannella

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18 commenti

Monica 4 Novembre 2016 - 14:08

Il dolce è fantastico ed io devo ancora preparare la mia ricetta!
Per quanto riguarda la competizione c’è chi sgomita e cerca di provocare. Sono dell’idea che chi lo fa è perché si sente invidioso verso altri e la migliore medicina è un sorriso stampato sul nostro viso ed ignorare costoro. Un abbraccio carissima!

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Senza è buono 5 Novembre 2016 - 23:37

Grazie Monica <3 per il resto, sono d'accordo con te 😀 ti abbraccio forte forte

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marydg2010 4 Novembre 2016 - 15:18

Meraviglioso ,soffice e umido proprio come piace a me! Questa ricetta è favolosa come tutte le tue ricette :*
Domanda: che farina di castagne consigli? Non l’ho mai presa :/

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Senza è buono 5 Novembre 2016 - 15:11

Grazie amica mia <3 questo dolce ti piacerebbe sicuramente 😀 io utilizzo la farina di castagne Molino rossetto, è costosa ma è certificata gluten free 😀 leggermente più economica ma sempre certificata, c'è quella di Lo Conte Le farine magiche, che è addizionata con fecola. Un abbraccio grande grande

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Claudia 4 Novembre 2016 - 17:30

Condivido!!! si alla sana competizione come questa!!! Non ho mai sopportato la slealtà nelle competizioni… a dire la verità.. io non mi ci son mai messa con nessuno.. non ho mai desiderato scavalcare o prevalere su qualcuno.. Come a te.. anche a ne non me ne importa.. Buonissimo questo dolce.. particolare con quelle due farine.. Quella di castagne non l’ho mai utilizzata.. mentre l’altra la preferisco nel pane o focacce… Ti abbraccio e ti auguro un sereno week-end!!! :-*

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Senza è buono 5 Novembre 2016 - 11:54

Lo so Claudia, tu sei una persona dai sani principi, un po’ come me: non ci piace sgomitare, non ha senso. Grazie per i complimenti: credimi, la farina di castagne è strepitosa nei dolci 😀 un abbraccio grandissimo

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zia consu 5 Novembre 2016 - 20:54

Molto saggio il consiglio di tua nonna, dovrebbero seguirlo in molti! Cmq anch’io non amo entrare in competizione e non sopporto chi lo fa con me!
Golosissimo il tuo cake, non sai come ne vorrei una bella fetta x la colazione di domani mattina 😛
Buona domenica dolcezza <3

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Senza è buono 5 Novembre 2016 - 23:41

Grazie tesoro, sapevo di trovare in te un’alleata <3 se fossimo più vicine, ti porterei con piacere questo plumcake, qui è piaciuto moltissimo 😀 un abbraccio e buona domenica anche a te

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ipasticciditerry 6 Novembre 2016 - 16:47

Ottimo questo dolce, mi piacerebbe averne una fetta qui, adesso … sto andando a farmi il the del pomeriggio. Io invece penso che chi sgomita per arrivare è una persona insicura, che vede in te quello che vorrebbe diventare. Più o meno quello che pensava la tua nonna. Forse è l’età che mi fa pensare come lei ahahahh. Ad ogni modo, una sana competizione ci vuole nella vita, serve da sprono a migliorarsi sempre. L’importante è rispettare l’avversario, sempre. Buona domenica dolce Leti

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Senza è buono 7 Novembre 2016 - 23:29

Dolcissima amica mia, grazie per le tue parole e per il tuo sostegno <3 se solo fossimo più vicine, ti offrirei una fetta di questo dolce, da accompagnare al the... comunque sì, hai proprio ragione: la competizione serve nella vita, ma deve essere sana e ci vuole rispetto, sempre. Un abbraccio enorme

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Pamela 7 Novembre 2016 - 17:42

Ottimo consiglio quello di tua nonna! Se qualcuno di solito i casi sono due: o vuole spronarti a tirar fuori la grinta, o è una persona insicura che, come ti ha consigliato tua nonna, ha timore di te. In entrambi i casi l’unica è andare avanti.
E per andare avanti direi che per domani a colazione mi preparo il tuo plumcake 😀

Pamela

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Senza è buono 7 Novembre 2016 - 23:26

Pamela <3 grazie! Eh sì, credo che tu abbia centrato l'argomento, comunque, io vado avanti per la mia strada. Un abbraccio grandissimo

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Simona 8 Novembre 2016 - 8:51

Wow! Se volessi usare la farina di riso la quantità sarebbe la stessa?

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Senza è buono 8 Novembre 2016 - 9:03

Ciao Simona, benvenuta 😀 non ho mai provato a preparare questo plumcake con farina di riso, ma immagino che non ci siano problemi: sostituisci la farina di grano saraceno con la stessa quantità di farina di riso, ma ti consiglio di utilizzare quella integrale, che contiene almeno un po’ di fibre. L’impasto dovrà risultare morbido, non liquido. Fammi sapere <3 un abbraccio, Leti

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veggieriot09 15 Novembre 2016 - 15:10

Dovevo prendermi un pochino di tempo per commentare questo post perché, ti giuro, non riuscivo a smettere di guardare la foto, mi aveva completamente stregato ed il mio stomaco, di conseguenza, ha iniziato a brontolare sonoramente nonostante sia bella sazia dal pranzo. Hai utilizzato ingredienti che amo tantissimo, dalle castagne, alle pere, alla frutte secca.. insomma per me è un connubio di perfezione, quindi bravissima!!
Per quanto riguarda le bellissime e sagge parole della nonna non potrei essere più d’accordo; la competizione è bella e costruttiva quando è sana, senza invidia, pura, ripulita dalla cattiveria e dalla voglia maniacale di vincere e superare gli altri, come dici tu, anche a gomitate. Fortuna vuole che ho avuto solo poche esperienze negative riguardo alla competizione; sia dal punto di vista sportivo che culinario, riguardo quest’ultimo in particolare ho solo avuto esperienze positive legate soprattutto al blog e alle bellissime persone che ho incontrato strada facendo, che non smettono mai di proporre sane competizioni, idee e solidarietà, non posso che ritenermi fortunatissima! 🙂 un abbraccio cara

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Senza è buono 22 Novembre 2016 - 13:10

Carissima grazie per la tua riflessione e per le tue parole <3 nonna era molto saggia e io da oggi ho deciso che avrò proprio quel tipo di atteggiamento. Un abbraccio e...sono felice di averti ''incontrata'' <3

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cecilia testa 15 Novembre 2016 - 23:10

bello e buono, come tutte le cose del tuo blog. perfette per me, intollerantissima al glutine e ai dolci chimici di farmacia. Spero solo, ora che ti ho conosciuto, di non ingrassare troppo con le tue ricette…ahahah! Complimenti e a presto!

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Senza è buono 22 Novembre 2016 - 12:29

Ahaha che carina che sei <3 graziee, un abbraccio, Leti

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